COMUNICATO STAMPA
11 OTTOBRE 2024
Allo Spallanzani incontro con il Premio Nobel per la Medicina 2023, dr. Drew Weissman
Giornata storica per l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS che oggi ha ricevuto la visita del professore Drew Weissman, Premio Nobel per la Medicina 2023, riconoscimento assegnatogli – insieme a Katalin Karikò – per le scoperte che hanno reso possibile lo sviluppo di vaccini efficaci contro il COVID-19 usando la tecnologia mRNA.
Il dr. Weissman ha visitato e apprezzato i laboratori dello Spallanzani e ha tenuto una lettura magistrale proprio sullo sviluppo di vaccini basati sulla tecnologia mRNA dal titolo “Nucleoside Modified mRNA-LNP Therapeutics”. Quindi, a margine, si è intrattenuto con i ricercatori dell’Istituto per rispondere alle loro tante domande che hanno permesso un reciproco scambio di idee e visioni.
“Ricevere la visita di un premio Nobel per la medicina – ha dichiarato il Commissario straordinario, dott.ssa Cristina Matranga – ci onora e testimonia lo spessore internazionale del nostro Istituto, riconosciuto in tutto il mondo per la sua importanza nel campo delle malattie infettive. Al dr. Weissman non possiamo che essere riconoscenti perché la sua ricerca sul vaccino mRNA, ritenuta meritoria appunto del premio Nobel, ha cambiato le sorti recenti della salute a livello mondiale.
Ascoltarlo e confrontarsi con lui è stato molto interessante e la sua testimonianza sarà da stimolo per tutto l’Istituto, soprattutto per i nostri giovani ricercatori. Anche grazie alle sue scoperte, lo Spallanzani ha giocato un ruolo fondamentale nel contrasto alla pandemia da COVID-19 attraverso la ricerca, l’assistenza e la vaccinazione”.
Per il professor Weissman “Lo Spallanzani è un centro straordinario e quello che ho trovato fantastico è che combina ricerca traslazionale e cura dei pazienti. Inoltre si portano avanti studi per nuovi farmaci per il Covid e cosa ancora più importante nuove terapie dirette all’ ospite per la tubercolosi”.
“Vorrei sottolineare due lezioni che possiamo trarre dagli incontri odierni” ha aggiunto il Direttore scientifico, dr. Enrico Girardi. “La prima che le vere innovazioni nascono da un grande spessore culturale ma anche dalla capacità di pensare in modo non conformista e dal coraggio di perseguire le proprie idee innovative anche quando è difficile e faticoso farle accettare dalla comunità scientifica. La seconda che la ricerca, come nel caso dei vaccini basati sulla tecnologia messa a punto dal dr. Weissmann, può salvare la vita di milioni di persone e che investire in ricerca è uno dei migliori investimenti che può fare una società che lavora per il benessere delle persone”.
Promotrice e responsabile scientifica dell’evento, la dr.ssa Delia Goletti, Direttrice dell’UOC Ricerca Traslazionale dell’INMI Spallanzani, ha aggiunto: “È stato un piacere avere Drew Weissman allo Spallanzani. Lo conosco dal 1992, quando lavoravamo sull’AIDS nel laboratorio del Dr Fauci. Drew è sempre stato un ricercatore dalle grandi visioni scientifiche, curioso, innovativo e con una grande determinazione”.
All’evento sono intervenuti la dr.ssa Maria Rosaria Campitiello, Capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della salute, e il dr. Andrea Urbani, direttore della Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio.
Nato nel 1959 a Lexington – Stati Uniti, il dr. Weissman si è laureato in medicina all’Università di Boston, dove ha anche conseguito un dottorato in immunologia e microbiologia, e si è specializzato al Beth Israel Deaconess Medical Center. Dal 1991 al 1997 ha lavorato al National Institutes of Health, sotto la supervisione del Dr. Anthony Fauci, concentrandosi sull’immunopatogenesi dell’HIV. Dal 1997 lavora presso l’Università della Pennsylvania conducendo studi che hanno portato allo sviluppo
dei vaccini mRNA. Attualmente è titolare della Roberts Family Professorship in Vaccine Research, è direttore del Penn Institute for RNA Innovation ed è anche professore di medicina presso la Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania.