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Allo Spallanzani la lecture del prof. Guido Kroemer

Comunicati stampa, News    0 Commenti     4/06/2025
COMUNICATO STAMPA

4 GIUGNO 2025

Allo Spallanzani la lecture del prof. Guido Kroemer

Come il blocco della proteina ACBP può avere effetti positivi su cancro e altre patologie

 

Allo Spallanzani uno dei ricercatori più importanti al mondo: il prof. Guido Kroemer ha tenuto una lecture dal titolo “A pro-inflammatory and immunosuppressive tissue hormone associated with poor health outcomes including in viral infection”.
Il prof. Kroemer vanta oltre 1.700 pubblicazioni e un h-index di 303 ma soprattutto è il ricercatore più citato in Europa e tra i più citati al mondo negli studi scientifici.
Il rapporto tra lo Spallanzani e il prof. Kroemer è contraddistinto da oltre 60 lavori pubblicati e una fruttuosa collaborazione sullo studio dell’HIV.
L’incontro è stato promosso dal dr. Mauro Piacentini del laboratorio di Biologia Cellulare e Microscopia Elettronica che, nel presentarlo, ha parlato di “Un uomo che ha dato e continua a dare un contributo incredibile alla ricerca. Si tratta di un ricercatore che allo Spallanzani conosciamo benissimo ma principalmente è una personalità di grande spessore e rilievo internazionale nell’ambito della ricerca biomedica”.
Attualmente è – tra le altre cose – professore presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Paris Citè, direttore delle piattaforme di Metabolomica e Biologia Cellulare del Gustave Roussy Comprehensive Cancer Center presso l’Hôpital Européen George Pompidou di Parigi. Nel corso della sua carriera si è occupato di morte cellulare, autofagia, di diverse patologie come cancro e malattie infettive e attualmente il suo lavoro si concentra sulle implicazioni fisiopatologiche dello stress cellulare e della morte nel contesto dell’invecchiamento, del cancro e dell’infiammazion
Nel seminario il prof. Kroemer ha presentato i dati, alcuni ancora non pubblicati, riguardanti la proteina acyl CoA binding protein (ACBP) che è prodotta dal gene diazepam binding inhibitor (DBI) che viene rilasciata nel plasma per mezzo dell’autofagia da cellule morenti o sotto stress. Il prof. Kroemer ha dimostrato che la misurazione dei livelli nel plasma di ACBP/DBI rappresenta un modo per mettere in evidenza una situazione di stress dell’organismo associata a numerose patologie. Ancor più di rilievo è l’evidenza che – nell’animale da esperimento – il blocco di questa proteina, ad esempio tramite la somministrazione di anticorpi specifici, ha effetti positivi su patologie importanti quali il cancro, l’invecchiamento precoce, l’osteoartrite e le infezioni virali. La possibile applicazione di queste scoperte nell’uomo, potrà aprire nei prossimi anni una nuova frontiera terapeutica per malattie di grande rilievo.
 
 
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