
Il 13 ottobre, durante la Giornata Mondiale del Tromboembolismo Venoso, presso l’Istituto “Lazzaro Spallanzani”, per i pazienti che si rivolgono all’ambulatorio Long-Covid* gli specialisti dell’Istituto saranno impegnati a sensibilizzare ulteriormente i pazienti con pregresso/recente trombo-embolismo venoso e affetti da covid-19;
Inoltre la giornata sarà un’opportunità per condividere con i colleghi infettivologi l’importanza di diagnosticare e trattare appropriatamente il trombo-embolismo venoso nei pazienti in cura.
La trombosi è alla base delle principali patologie cardiovascolari e il tromboembolismo venoso (TEV) contribuisce alla totalità del peso delle malattie nel mondo.
Purtroppo, la conoscenza di questa patologia, che comprende la trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare, rimane scarsa e la consapevolezza è molto inferiore rispetto ad altre.
Il tromboembolismo venoso, però, è spesso prevenibile negli individui “a rischio”: fattori ereditari, immobilità prolungata, traumi o chirurgia, gravidanza, uso di contraccettivi orali, obesità,
fumo, cancro, malattie infiammatorie intestinali, storia personale e familiare di pregressi eventi trombotici.
Una giusta profilassi meccanica o medica e un corretto stile di vita possono evitare un aumento del rischio trombotico e l’insorgenza di un evento tromboembolico.
*L’ambulatorio LONG-COVID-19 è un servizio dedicato ai pazienti che hanno contratto l’infezione da SARS-CoV-2, possono accedervi Pazienti con pregressa infezione da SARS-CoV-2, precedentemente ospedalizzati, trattati con terapie precoci (anticorpi monoclonali, antivirali orale e/o per via endovenosa) e pazienti che hanno gestito l’infezione a domicilio.
Per accedere a tale servizio, è necessario prenotare una prima visita specialistica infettivologica presso i CUP dell’Istituto dalle 7.30 alle 18.00, dal lunedì al venerdì ed il sabato e prefestivi dalle 7.30 alle 12.00 oppure mediante telefono: al numero 06.99.39 dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30 e il sabato dalle 7.30 alle 13.00.