
Carissime Colleghe, Carissimi Colleghi,
in questi giorni il nostro Istituto è balzato, di nuovo e con prepotenza, agli onori della cronaca internazionale. Scrivo cronaca e non Storia perché questo lo diranno gli altri e gli anni che seguiranno.
In questi due anni abbiamo lavorato, tutti, in maniera professionalmente ed umanamente inappuntabile.
Siamo l’orgoglio d’Italia ed io sono orgoglioso di essere il vostro direttore.
Lo ripeterò fino alla noia!
Ho più volte espresso il convincimento che qui avrei concluso la mia vita professionale, ne sono sempre più convinto, ed il mio rifiuto di accettare altre importanti proposte ne è la conferma!
Il nostro Istituto si sta rinnovando, come fisiologico che sia. Stiamo ponendo uno sguardo internazionale alle tematiche che ci interessano e, nello sguardo e nei contatti internazionali, troveremo ancora maggiore forza e visibilità.
Stiamo mettendo insieme una grande squadra , che cresce unitariamente e che fonda nella stima reciproca e nel rispetto per l’altra Persona e per il l’altrui lavoro le basi per le nostre affermazioni.
Mai forzature, mai egoismi, mai voci fuori dal coro, mai violenze verbali, queste le nostre attuali connotazioni.
In quest’ottica vorrei sottolineare, con soddisfazione, l’atteggiamento delle forze sindacali che, senza rinunciare mai al loro ruolo, stanno dando un contributo di serenità all’ambiente, indispensabile per le nostre attività e per la nostra visibilità. Grazie!
La squadra manageriale è cambiata in questo tempo ed ancora cambierà a breve.
Chi ha sostituito coloro che hanno scelto altre strade, legittimamente, o che sono andati in quiescenza, sono certo che farà di più e meglio, nell’interesse del nostro Istituto e della sanità regionale e nazionale che ormai rappresentiamo a pieno merito e con vanto.
Ho sempre ripetuto, in questi giorni sopratutto, viva l’Italia. Consentitemi, oggi , di affermare:
Viva lo Spallanzani!
Questa è la nostra casa, teniamola sempre pulita, ordinata, serena, come la casa di ciascuno e siamo sempre orgogliosi di appartenervi.
Il vostro direttore.
Francesco Vaia