Lo Spallanzani e la ricerca
L’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” (INMI) è un IRCCS, Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico, pertanto l’attività di ricerca fa parte integrante del suo DNA. L’attività di ricerca che si svolge all’interno dello Spallanzani è ispirata alla continuità e all’integrazione tra progetti di natura epidemiologica, preclinica e clinica, ed è una ricerca di tipo traslazionale, in grado cioè di produrre risultati utilizzabili a breve nell’attività di diagnosi o di cura dei pazienti.
In linea generale, l’attività di ricerca dell’Istituto è organizzata in quattro grandi filoni:
• attività di ricerca sulle infezioni emergenti come il COVID-19, sui patogeni rari, di difficile diagnosi o multiresistenti (MDR), inclusi i problemi di controllo delle infezioni e le strategie per contrastare le epidemie ed il supporto alle attività internazionali.
• attività di ricerca sulla malattia da HIV, la sua patogenesi, la clinica, la terapia, l’epidemiologia e la prevenzione dell’infezione. All’INMI fa capo un’organizzazione clinico-assistenziale che raccoglie circa 7.000 pazienti con HIV in follow-up attivo.
• Attività di ricerca sulle epatiti virali, che analizza gli aspetti virologici, la risposta immune, le alterazioni molecolari alla base dello sviluppo di cirrosi, e l’epidemiologia locale delle epatiti virali affinché l’offerta sanitaria sia adeguata a rispondere all’evoluzione dei bisogni specifici delle comunità locali e dei gruppi più fragili.
• Attività di ricerca sulla tubercolosi, che affronta l’analisi epidemiologica della malattia con particolare riguardo ai gruppi a rischio più elevato e all’ottimizzazione delle strategie terapeutiche per la tubercolosi multiresistente.
A seguire presentiamo i progetti di ricerca in corso in cui è coinvolto il nostro Istituto: