COMUNICATO STAMPA
10 OTTOBRE 2024
“Strategie di allerta da adottare in caso di epidemie”, esercitazioni a Pratica di mare
Nuovo importante appuntamento per il corso “Emergenze Infettive che richiedono alto isolamento: strategie di allerta da adottare in caso di epidemie” organizzato dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS e l’Aeronautica militare.
Dopo le sessioni di giugno svoltesi allo Spallanzani, nei giorni scorsi teatro del corso è stato l’aeroporto militare di Pratica di mare, sede della Divisione Aerea di Sperimentazione Aeronautica e Spaziale (DASAS) e dell’Infermeria Principale di cui fa parte il Gruppo di Biocontenimento, unità sanitaria speciale dell’Aeronautica Militare operativa 24 ore su 24, 7 giorni su 7, pronta a recuperare in tutto il mondo pazienti affetti da malattie infettive altamente contagiose.
A seguito del saluto del Comandante della DASAS, Generale di Divisione Aerea Luciano Ippoliti e una prima fase caratterizzata da briefing esplicativi, presso il Point of Entry sanitario dell’aeroporto si sono svolte delle esercitazioni in cui è stato simulato il trasporto di un paziente contaminato. La procedura in questione ha previsto: barella su vettore aereo dell’Aeronautica Militare, sbarco della barella e caricamento su ambulanza dedicata, trasferimento su barella sti di dimensioni più piccole, trasporto all’ospedale Spallanzani. Nel corso dell’esercitazione sono state inoltre svolte attività di vestizione e svestizione con tute da alto biocontenimento, utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, manovre di posizionamento e gestione clinica del paziente all’interno di barelle dedicate al trasporto aereo per tale tipologia di malati, decontaminazione. Peculiare è stata l’attività a bordo pista grazie alla disponibilità di un velivolo da trasporto C-27J con i corsisti che hanno potuto vedere come viene effettuato il collocamento della barella.
Come spiegato dalla dr.ssa Laura Scorzolini, responsabile scientifica del corso insieme al dr. Emanuele Nicastri, “Le malattie infettive, lungi dall’essere sconfitte, continuano a richiedere l’attenzione delle autorità sanitarie pubbliche e necessitano un approccio standardizzato per gestire in modo precoce e sicuro qualsiasi microrganismo potenzialmente epidemico. Negli ultimi decenni molteplici sono stati gli eventi di natura infettiva che hanno minacciato la salute pubblica: l’emergere di nuovi virus come SARS e MERS, l’epidemia di virus Ebola in Africa occidentale, l’aumento del numero di casi di febbre emorragica virale, i focolai di Chikungunya in Italia, la pandemia SARS-COV-2, l’epidemia globale di Monkeypox, il riemergere globale della Dengue con la recente circolazione autoctona anche in Italia e la continua e preoccupante diffusione di influenza aviaria A sono solo alcuni degli esempi. L’adeguatezza e la prontezza alla gestione di questi patogeni considerati ad alto impatto sociale è uno degli obiettivi del corso realizzato dallo Spallanzani in collaborazione con l’Aeronautica Militare. Puntiamo a formare e preparare alla gestione intra ed extra ospedaliera delle patologie infettive altamente contagiose e/o ad elevato impatto sociale”.
L’ultima sessione del corso è in programma venerdì 18 ottobre presso l’INMI Spallanzani. Tra i relatori il Professore Silvio Brusaferro, Ordinario della Facoltà di Igiene a Udine, e il Direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Abruzzo e Molise, Nicola D’Alterio.
Infatti, aggiunge la dr.ssa Scorzolini, “Il 58-75% delle malattie infettive che colpiscono l’uomo ha origine zoonotica. Pertanto è fondamentale che in una strategia di controllo di epidemie ci sia uno sforzo multisettoriale che coinvolga la tutela dell’ecosistema, la sorveglianza di patogeni infettivi a livello animale e non e la ricerca avanzata su test diagnostici di alto livello, su agenti antinfettivi e sullo sviluppo di nuove tecnologie vaccinali”.