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Torna il 27 settembre allo Spallanzani la Notte Europea dei Ricercatori

In evidenza    0 Commenti     17/09/2019

Anche quest’anno l’INMI “Lazzaro Spallanzani” partecipa al grande evento organizzato da Frascati Scienza, che compie 14 anni e si propone l’ambizioso obiettivo di avvicinare ricercatori e cittadini di ogni età

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Anche quest’anno le porte dell’INMI “Lazzaro Spallanzani”, in via Portuense 292 a Roma, si apriranno nella notte tra il 27 e il 28 settembre per condividere con tutti i cittadini – l’ingresso è libero – le tante attività scientifiche che tutti i giorni animano il più importante centro italiano di ricerca e cura sulle malattie infettive. Saranno proprio i cittadini, anzi i citizen scientist, il motore di questa nuova edizione della Notte Europea dei Ricercatori, organizzata da Frascati Scienza, perché dalla collaborazione tra ricercatori e cittadini possono arrivare nuovi spunti per cercare soluzioni ai grandi problemi della società.
«Il motivo per cui lo Spallanzani partecipa alla Notte Europea dei Ricercatori, ormai da diversi anni, è quello di promuovere un dialogo tra scienza e società», dichiara Marta Branca, Direttore Generale dell’INMI. «La maggior parte dei cittadini di fronte alle epidemie o a temi difficili come la genetica, la biologia o la funzione delle cellule di certo ne vorrebbe sapere di più. E i nostri professionisti e ricercatori renderanno comprensibili e interessanti questi argomenti», conclude il Direttore Generale.

In occasione della notte Europea della ricerca l’INMI Spallanzani proporrà molteplici attività con vere e proprie postazioni sperimentali, visite ai laboratori, mostre interattive e aperitivi scientifici. Durante la notte, il cittadino potrà partecipare ad una simulazione del trasporto e della gestione clinica in Biocontenimento di un paziente altamente infettivo, sarà coinvolto in prima persona nella sperimentazione di approcci di ricerca per studiare microrganismi vecchi e nuovi, entrerà all’interno delle cellule per scoprirne le meraviglie e scoprirà le criticità della gestione di emergenze di sanità pubblica.
Nel programma allegato il dettaglio delle attività previste.

In occasione dell’evento, Frascati Scienza ha intervistato (qui il link) Chiara Agrati, Head of Cellular immunology and Pharmacology Unit dell’INMI, la quale ha sottolineato la missione dell’Istituto: “armonizzare la formazione, la ricerca scientifica e l’intervento medico verso la creazione di modelli di assistenza e cura che siano esportabili, a breve e medio termine, all’intero sistema sanitario”. Ricerca al più elevato standard internazionale quindi, che si traduce in modelli esportabili dalle provette e dai laboratori al letto del paziente: ricerca utile per le persone malate.
La Notte Europea dei Ricercatori, in programma il 27 settembre in centinaia di città di tutto il continente, sarà l’evento di punta della Settimana della Scienza 2019, dal 21 al 28 settembre, una sette giorni ricca di iniziative di divulgazione scientifica. Esperimenti interattivi, visite ai laboratori, incontri con ricercatori, conferenze, giochi, spettacoli, aperitivi scientifici e molto altro saranno la chiave per avvicinarsi e conoscere il mondo della ricerca e i ricercatori, persone ordinarie con un lavoro straordinario. Il coinvolgimento dei cittadini nel dare un contributo alla ricerca scientifica ha una doppia valenza, in campo educativo e per rafforzare il legame scienza-società. Un concetto che vuole essere riassunto nel nome della Notte Europea dei Ricercatori 2019, intitolata BEES (BE a citizEn Scientist), che prende spunto dalle api e dalla loro organizzazione: negli alveari infatti, come in tutte le società complesse, il contributo di ogni componente è fondamentale per il benessere della collettività.

Il programma: Programma Notte europea dei ricercatori

Per prenotarsi: Prenotazioni

Street food presente alla serata: street food

Video Notte Europea dei Ricercatori 2019: Notte dei Ricercatori allo Spallanzani

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